Cantine Maligni: vini autentici dalle colline teatine, un legame profondo con il territorio abruzzese
Dalle colline di Chieti al cuore dell’Abruzzo vitivinicolo: la storia, i vitigni e l’identità delle Cantine Maligni, un’azienda che vive e racconta il suo territorio attraverso il vino.

Nel panorama enogastronomico abruzzese, Cantine Maligni rappresenta un esempio affascinante di viticoltura radicata nel luogo, capace di fondere tradizione, territorio e sperimentazione. Situata sulle colline teatine con affaccio verso il mare Adriatico, l’azienda si estende fra i comuni di Chieti e Torrevecchia Teatina.
Il legame con il territorio: Abruzzo, Chieti e colline teatine
Il successo e l’unicità di Cantine Maligni non si comprendono appieno senza riconoscere il suo forte legame con il territorio. Le vigne dell’azienda si trovano sulle colline che circondano Chieti, in zone particolarmente vocate per la viticoltura.
I vitigni coltivati — Montepulciano d’Abruzzo (DOC), Pecorino, Cococciola, Trebbiano — sono varietà tradizionalmente legate all’Abruzzo. L’uso del Pecorino e della Cococciola, in particolare, dimostra una volontà di valorizzare i vitigni autoctoni meno conosciuti, offrendo vini bianchi di personalità in una regione spesso nota soprattutto per il Montepulciano rosso.
La collocazione geografica, con l’influenza del mare e la ventilazione lungo le colline, offre condizioni ideali per il vigneto, consentendo escursioni termiche e maturazioni lente che favoriscono l’equilibrio aromatico dei vini.
Inoltre, la storia dell’azienda è intessuta con la memoria locale: il nome “Maligni” deriva da un soprannome legato ad antiche vicissitudini familiari nella comunità teatina, che ha resistito nel tempo come simbolo di identità. Nel comune di Chieti esiste perfino una strada dedicata al nome Maligni, segno concreto del radicamento della famiglia nel tessuto urbano locale.

La storia, la struttura e i protagonisti
Anche se l’azienda vitivinicola “Maligni” in senso moderno è nata nel 2009, la tradizione viticola di famiglia risale a generazioni precedenti, con la precedente azienda agricola Savini Maria Assunta e l’originaria azienda Tomei.
La scelta di fondare formalmente l’azienda “Cantine Maligni” ha rappresentato una dichiarazione di intenti: valorizzare l’uva locale, investire in fermentazioni controllate e promuovere l’enoturismo nel cuore dell’entroterra teatino.
La Cantina offre degustazioni, accoglienza e persino un servizio di bed & breakfast, per permettere a chi la visita di assaporare non solo i vini, ma anche l’atmosfera autentica dell’Abruzzo rurale.
L’azienda si estende su circa dieci ettari di vigneti, concentrandosi su qualità piuttosto che su grandi volumi.
Le etichette: l’identità del territorio nelle bottiglie
Cantine Maligni propone una gamma variegata e ben articolata che abbraccia bianchi, rossi, rosati e bollicine, ciascuna con un carattere che riflette le colline teatine e il patrimonio viticolo abruzzese. Di seguito una panoramica aggiornata dei vini prodotti:
Bianchi
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Gigli Trebbiano I.G.T. Terre di Chieti – espressione fresca e vivace del Trebbiano, con profumi delicati e un’accentuata piacevolezza di beva.
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Castellina Cococciola I.G.T. Colline Teatine – vino bianco ottenuto dalla varietà Cococciola, poco diffusa ma caratteristica del territorio teatino, che esprime note minerali, delicatezza e personalità.
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Ostrea Passerina I.G.T. Colline Teatine – un bianco di struttura e finezza, grazie al vitigno Passerina che dona eleganza aromatica e sapidità.
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Maia Pecorino I.G.T. Colline Teatine – vino emblematico per l’azienda, che valorizza il vitigno Pecorino locale con freschezza, equilibrio e mineralità.
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Cryptis Chardonnay varietale – un bianco dalla personalità più internazionale, ma interpretato con delicatezza e modernità nel contesto maligni.
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Igea Bianco – un blend pensato per coniugare eleganza aromatica e versatilità gastronomica.
Rosato
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Clemente Cerasuolo d’Abruzzo – il rosato della casa, che trae linfa dal Montepulciano d’Abruzzo con un’espressione fruttata, leggera e fresca, ideale per piatti estivi e cucina mediterranea.
Rossi
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Mastro Montepulciano d’Abruzzo D.O.C. – uno dei vini “di punta”: corposo, elegante, con estratto e personalità tipica del Montepulciano abruzzese.
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Inebrio Rosso – proposta più sperimentale, una versione che gioca su freschezza e beva, mantenendo la matrice regionale del rosso abruzzese.
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1870 Rosso I.G.T. Terre di Chieti – un rosso “di collina” che mette insieme struttura e bevibilità, attraverso l’interpretazione del terroir teatino.
Bollicine
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Abeille Falanghina I.G.T. Colline Teatine – bollicina elegante e vibrante ottenuta da Falanghina, varietà che si presta all’effervescenza con grazia, esprimendo una freschezza agrumata e minerale.
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Cococciola Spumante Extra Dry – spumante ottenuto da Cococciola, che unisce morbidezza, finezza e un tocco di aromaticità, offrendo un’alternativa interessante nel panorama delle bollicine regionali.

Considerazioni sullo stile e il posizionamento
La varietà di vitigni — autoctoni (Cococciola, Pecorino, Passerina) e internazionali (Chardonnay) — consente a Cantine Maligni di esplorare stili diversi pur mantenendo coerenza territoriale. Le etichette bianche mostrano grande attenzione all’equilibrio aromo-minerale, mentre i rossi puntano su struttura e identità regionale. Le bollicine, infine, rappresentano uno sguardo innovativo sul potenziale delle varietà locali.
Tra queste etichette, spicca il progetto “Maia Pecorino”, che si pone come simbolo dell’impegno nella valorizzazione dei vitigni autoctoni abruzzesi. Anche il “1870 Rosso” s’inscrive in una linea che vuole raccontare il territorio delle colline teatine. La presenza del “Cryptis Chardonnay” suggerisce una apertura verso stili più internazionali, ma senza rinunciare alla sensibilità del luogo.
Enoturismo e riconoscimenti
Cantine Maligni ha creduto fortemente nell’enoturismo come complemento alla produzione: i visitatori possono partecipare a degustazioni guidate, visite ai vigneti e all’interno della cantina, prefissando appuntamento. La cantina è anche membro del Movimento Turismo del Vino in Italia.
TripAdvisor le ha conferito un certificato di Eccellenza, riconoscendo la qualità dell’accoglienza agli enoturisti. Recensioni numerose testimoniano la cordialità, la capacità narrativa e la genuinità dell’esperienza in loco.
L’azienda promuove anche eventi speciali, degustazioni serali, incontri con produttori e abbinamenti gastronomici, tutte occasioni per far “respirare” il territorio attraverso il vino.
Il valore del “vino di luogo”
Nel mondo del vino contemporaneo, molte cantine puntano su grandi numeri, vitigni internazionali o stili globalizzati. Cantine Maligni, al contrario, afferma la sua diversità puntando su vino di luogo — quello che racconta dove nasce.
L’identità abruzzese, e in particolare quella teatina, non è un orpello: è la materia vitale del progetto. I suoli calcarei e argillosi delle colline, il microclima influenzato dal vicino mare, le sfumature mediterranee nelle brezze estive: tutti elementi che si ritrovano in ogni bottiglia.
L’enologia dell’azienda è dunque uno strumento per tradurre in aromi, corpo e persistenza l’anima di quel territorio. La scelta di varietà autoctone, la cura in vigna e l’approccio artigianale restituiscono vini che parlano di Abruzzo, non soltanto di tecnica.
Cantine Maligni è molto più di una cantina: è un luogo di memoria, un punto d’incontro tra artigianato viticolo e identità territoriale. Il legame con Chieti e l’Abruzzo non è solo geografico, ma culturale: si respira nella storia di famiglia, nei vitigni coltivati, nei profumi del Pecorino e nei tannini del Montepulciano.
Per chi ama esplorare il vino italiano al di là delle etichette celebri, Maligni offre un’esperienza autentica, discreta e genuina. Chi degusta una sua bottiglia non porta in bocca solo un vino, ma un pezzo dell’Abbruzzo, delle colline teatine e della passione di generazioni di viticoltori.
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