Arkania, la terra di mezzo dello zafferano

In un piccolo paese siciliano, Marianopoli, un giovane agricoltore coltiva zafferano con metodi antichi tradizionali e tanta passione.

Arkania, la terra di mezzo dello zafferano

Virgilio, Plinio, Ovidio, Omero lo citano nelle loro opere letterarie; Cleopatra lo utilizzava come maschera di bellezza per dorare la pelle e aromatizzare i suoi piacevoli bagni; Alessandro Magno per mantenere folta e lucida la chioma; gli antichi nobili vi decoravano strade, templi o cuscini, tingevano viso e capelli o lo scioglievano nel vino.
Sono tanti gli utilizzi e le leggende attribuiti a Crocus Sativus L.Zafferano vero – una pianta appartenente alla famiglia delle Iridacee la cui origine è molto antica e affascinante.

Derivante dalla parola araba “za῾farān”, lo zafferano ha più di tremila anni e oggigiorno è coltivato in alcuni paesi del bacino del Mediterraneo, tra cui l’Italia.

Spostandosi a Sud dello “Stivale”, nell’entroterra siciliano, ecco che si scopre l’Azienda Agricola Arkania, originata dalla fusione di due territori – arcani e sicani – e fondata quasi tre anni fa da un giovane siciliano.

Luigi Baldi, originario di Marianopoli – comune in provincia di Caltanissetta – riscopre questa nuova esperienza di vita per caso quando, mentre lavora presso il suo bar, un suo cliente, tra una chiacchiera e l’altra, gli regala dei bulbi da piantare.

Un po’ per gioco, decide di provare e inizia ad interrarli nei suoi appezzamenti seguendo semplicemente il ciclo vitale della pianta. Da lì, sempre più incuriosito, approfondisce le sue ricerche e i suoi studi per conoscere fino in fondo questa spezia così rinomata.

Lo zafferano si distingue per i caratteristici fiori di colore viola intenso che avvolgono degli stimmi di colore rosso. Questi filamenti così setosi e delicati, rappresentano la parte più preziosa della pianta e la ragione per la quale viene coltivata.

Arkania, la terra di mezzo dello zafferano

Agli occhi di Luigi si apre un mondo coinvolgente e decide di acquistare altri bulbi per continuare la sua produzione. Arrivano, dunque, le prime richieste da parte di clienti e amici che vogliono assolutamente provarlo.

Lo zafferano di Arkania non è una coltura da “aggiungere” ad altre specie presenti in un terreno, come spesso viene adoperato, bensì è l’unica presente e la scelta migliore per la vocazionalità di questo territorio, costituito da un clima pulito, genuino e ben lontano da industrie e inquinamento.

Non occorrono interventi meccanici, prodotti chimici o eccessivi quantitativi di acqua, ma soltanto lavoro manuale, come nell’antichità, pazienza e cure amorevoli.

Grazie alle voci diffuse in paese e a quelle più moderne dei social network, Arkania sviluppa la sua filiera ottenendo sempre più risonanza e cominciando a vendere la sua linea di olio, miele, confetture, creme, condimenti, oltre ad intrattenere collaborazioni con chef e ristoranti che ripropongono lo zafferano e gli altri prodotti nei loro menu.

Zucchine, carciofi, arance, miele, tutte materie prime che si uniscono all’ “oro rosso” di Arkania per creare nuovi sapori e che provengono da aziende locali o da altre piccole realtà – possibilmente siciliane – in modo da creare una rete di sostegno reciproco tra i vari produttori, un associazionismo che ancora manca nel Centro Sicilia e che spesso pregiudica l’ingresso ai grandi mercati nazionali.

Questa consapevolezza lo spinge ad attivare con il Comune di Marianopoli le “De.Co”, certificazioni del settore agroalimentare che hanno la funzione di legare un prodotto o le sue fasi realizzative ad un particolare territorio comunale e si prestano ad iniziative di valorizzazione locale di prodotti e ricette tipici del territorio.

Il suo obiettivo è quello di coinvolgere soprattutto i giovani, per fornire loro le conoscenze acquisite e dei piccoli appezzamenti da coltivare per prendere dimestichezza con la pianta ed apprezzare la propria terra di origine e ciò che essa ha da offrire. In tal senso, coopera con il Direttivo di Coldiretti Giovani e con il CREA per sviluppare ricerche precise sulle varie parti della pianta e i suoi utilizzi in ambito farmaceutico, erboristico ed alimentare.

Arkania, la terra di mezzo dello zafferano 1

Dunque, come usare al meglio lo zafferano?
È uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi, tra cui l’α-crocina che conferisce il tipico colore giallo-oro alle pietanze, e possiede numerose proprietà e benefici per la cura della persona, è antiossidante, antispasmodico, antidepressivo, utile per il trattamento di malanni respiratori e per stimolare la digestione.

Molto comune il suo utilizzo nel noto “Risotto alla milanese” e in altre squisite pietanze della tradizione italiana. Bastano pochi filamenti, circa cinque o sei, per preparare una buona tisana rilassante con acqua tiepida – affinché non si perdano le sostanze nutritive volatili – un cucchiaio di miele e limone. O ancora del thè o del latte per una sana colazione al mattino.

Proprio come la pianta di zafferano cresce, fiorisce e si prepara per la successiva fase vegetativa, anche il percorso di Arkania è in continua evoluzione e Luigi e le persone intorno a lui, hanno ancora tanti obiettivi da raggiungere per valorizzare la terra e gli esseri viventi che la popolano.

Attraverso le sue specialità, racconta il “Made in Sicily”, con le sue storie di vita, territori ed emozioni da assaporare e da cui lasciarsi trasportare, lentamente.

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