Il pack alimentare del futuro: sostenibilità, innovazione e sicurezza

Pack alimentare compostabile, riciclabile, seminabile o edibile: scopriamo quali sono i driver di innovazione del settore agroalimentare e cosa troveremo sugli scaffali nei prossimi anni. 

pack alimentare futuro

I consumatori richiedono sempre maggior sforzo alle aziende agroalimentari in materia di sostenibilità: eliminazione degli imballi superflui, nuovi materiali biodegradabili e soprattutto facilità di comprensione delle indicazioni di riciclaggio.

La grande distribuzione traina il cambiamento, ritenendo la sostenibilità un driver di crescita economica (come riferisce il 33% del campione intervistato) con ricadute positive su tutta la catena del valore.

Interessante è il fatto che, nel 2019, per il 27% degli italiani gli aspetti ambientali erano una priorità, e l’emergenza sanitaria non ha spostato il focus da questi temi: nel 2020 infatti, il 35% degli italiani non ha cambiato idea sull’argomento.

Anche l’agenda politica riflette questo focus sulla sostenibilità: l’Europa richiede grandi sforzi per il raggiungimento degli obiettivi del “Green” New Deal e in particolare per la strategia From Farm to Fork e sicuramente l’attenzione posta sulla transizione verde ed ecologica sarà essenziale per gli sviluppi economici futuri.

La risposta delle aziende agroalimentari italiane è sempre più attenta e focalizzata sulla premiumizzazione e la comunicazione delle scelte strategiche in fatto di sostenibilità. Il trend attraversa tutte le categorie merceologiche: dai prodotti della grande distribuzione al settore lusso.  

Ruinart second skin

Dallo Champagne Ruinart con il nuovo pack “Second Skin”, 100% carta, facilmente e interamente riciclabile, prodotta con -60% di emissioni di CO2 nell’ambiente, alla nuova linea biologica di Melinda con packaging compostabili in ogni componente (pack, etichetta, film) in collaborazione con Novamont; tutti i player di mercato si muovono verso la sostenibilità.

Sostenibilità e innovazione: il futuro

Il presente è in fermento, ma come sarà il futuro?

Tantissimi designer e tecnologi lavorano su questo tema con diversi prototipi. Un esempio è “Sprout” il packaging compostabile a base di scarti di Ananas con veri semi incorporati. Il consumatore viene invitato non solo a riciclare la confezione, ma a piantarla nel terreno per contribuire in prima persona all’incremento del verde globale.

Grandissima ricerca esiste anche nella sostituzione della plastica e delle pellicole alimentari, con lo sviluppo di innovativi materiali compostabili, addirittura edibili come “Seaweed u”: una pellicola a base di alghe, potenzialmente edibile e idrorepellente a temperatura ambiente, perfetta per avvolgere svariate tipologie di prodotto.

sprout

Il riciclo: sempre più importante

La sostenibilità però, non si fa solo con materiali compostabili o avveniristici, ma anche con una corretta comunicazione al consumatore. A questo scopo, recentemente, è entrata in vigore la nuova disciplina dell’etichettatura ambientale degli imballaggi.

Il Decreto Legislativo 3 settembre 2020, n. 116 (che recepisce la Direttiva UE 2018/852 relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio) ha apportato una serie di modifiche al comma 5 dell’art. 219 del D.L. vo 152/2006 relativamente ai “criteri informatori dell’attività di gestione dei rifiuti di imballaggio”.

Le importanti novità sono essenzialmente due: l’etichettatura ambientale degli imballaggi diventa obbligatoria e dovrà essere attuata sulla base di quanto disposto dalle norme UNI.

Per quanto riguarda i contenuti obbligatori da riportare sull’etichetta, i produttori dovranno indicare su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) la codifica alfa-numerica del materiale.  Mentre, sugli imballaggi destinati al consumatore dovranno essere presenti anche le diciture opportune per supportarlo nella raccolta differenziata (obbligo quest’ultimo, sospeso fino al 31 dicembre 2021).

Seaweedu

Obiettivo: sostenibilità e crescita

Tantissime idee e azioni con un unico obiettivo: crescere e innovare. Nei prossimi anni la vera sfida sarà trasformare il concetto di sostenibilità in un valore condiviso attraverso tutta la filiera dal campo al consumatore, passando dai processi produttivi e dal packaging. 

La sostenibilità è e sarà il fattore competitivo del futuro, principale elemento differenziante soprattutto per i consumatori più giovani.

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