Birra Stronza: giovane, indipendente, libera

La celebrazione dell’autenticità delle esperienze umane e la rottura degli schemi preimpostati dalla società moderna trovano sfogo in una birra artigianale accattivante e intraprendente che pizzica i sensi e risolleva l’umore, la “Birra Stronza”.

Birra Stronza: giovane, indipendente, libera

“Mannaggia ‘sta stronza!”

Chissà quante volte l’avete esclamato dopo un appuntamento o una relazione finiti male e, ritrovandovi al bar con gli amici, avete iniziato a sfogare le vostre lamentele sulla persona in questione.

Ci troviamo in Piemonte, precisamente a Vercelli. Un gruppo di giovani amici, con l’idea di voler creare una startup da far crescere con tempo, risorse ed energie, ride e scherza sulla rottura di uno di loro che sbotta proprio con questa frase spontanea.

Appena un anno e mezzo dopo, con 600 ettolitri prodotti, più di 300 clienti in Italia e all’estero e 7 tipologie, interi bancali di questa birra sono richiesti ovunque, da piccoli e grandi attività commerciali, sponsorizzata sul web, sui social, agli eventi, da influencer, blogger, brand ambassador e tantissimi altri clienti e consumatori.

Ma facciamo un passo indietro. È maggio 2022 quando Alessandro, CEO & Founder del brand, Gianluca e Marco, cofondatori e commerciali si affidano al Birrificio Sant’Andrea di Vercelli partendo con 500 bottiglie in quattro varietà pioniere per un totale di 2000 bottiglie, guidati dalla sapiente esperienza del mastro birraio.

Birra Stronza: giovane, indipendente, libera

Inizia così la creazione del sito, dei profili social, la ricerca dei clienti dapprima a livello locale e poi nazionale, l’organizzazione e la gestione della distribuzione del prodotto sfruttando le competenze ed esperienze professionali che ciascuno dei soci possiede e collocando l’attività tra gli impegni lavorativi quotidiani.

Una birra fresca, artigianale, vera, proiettata ad intrattenere il pubblico. Birra Stronza attrae immediatamente chiunque la veda le prime volte a partire dal nome così irriverente, passando poi per le immagini che rappresentano i vari tipi di “stronza”, senza dimenticare la cura dei dettagli, non soltanto estetici ma anche informativi con etichette ben visibili che racchiudono l’essenza di ogni bottiglia e che incuriosiscono intenditori o semplici appassionati.

Gli utenti si legano al concept che sta dietro il semplice consumo della birra, scattano foto, taggano, fanno storytelling e si divertono. Scegliere questa birra, infatti, significa provare una nuova esperienza prediligendo qualcosa di diverso rispetto alle solite birre industriali e storiche e offrendo anche alle nuove generazioni di produttori la possibilità di crearsi uno spazio ed essere finalmente visti e apprezzati.

Birra Stronza: giovane, indipendente, libera

Il team di Birra Stronza descrive dettagliatamente tutta la selezione di fragranze, armonizzandole con simpatiche descrizioni di vita quotidiana a cui possono essere ricollegate. Ad ognuna di esse viene attribuito un nome che la distingue dalle altre, dopo un intenso brainstorming in cui si cerca di trovare il giusto abbinamento tra la tipologia di sapori, l’immagine che richiama e che non risulti offensivo ma sfacciato e giocoso. Laura è la social media e copywriter, colei che si occupa della comunicazione del marchio e dell’importante ruolo di veicolare e imprimere i messaggi nella mente di chi li riceve.

Volete una blonde ale senza glutine? C’è la “Stronza Ti Amo”, con 10% di riso vercellese.

Preferite immergervi in un paradisiaco momento estivo tra spiaggia, locali e flirt? La “Stronza Notturna” fa al caso vostro.

O forse una “Stronza Sensuale” per una piacevole esplosione di peperoncino, forte e intrigante.

Qualunque sia il vostro mood attuale, il ricordo che volete rievocare o il sentimento che vi spinge a scegliere una delle sette referenze presenti, sicuramente resterete soddisfatti.

Inoltre, potete decidere di acquistarle online, nei locali convenzionati o cercare il team Stronza nei vari eventi itineranti a cui partecipano. Li vedrete all’opera tra giornate gelate, altre sature di sudore, spillatori fusi dalle tante mani che lo usano e vecchiette open minded che si fermano ad acquistare un paio di bottiglie, magari per regalarne una alla tanto amata nuora o ad altri parenti, come ci racconta il co-founder Gianluca.

Giovani determinati, motivati e attenti ai feedback dei clienti, desiderosi di crearsi un futuro autonomo mettendo in campo le loro energie, mostrando chi sono e quanto valgono senza togliere lavoro a nessuno anzi, imparando da chi ha cominciato prima di loro e puntando alla comunicazione sia fisica che virtuale.

In un periodo storico in cui l’ipocrisia del politically correct ha preso il sopravvento, Birra Stronza ci fa sentire tutti più leggeri e uniti, ognuno con la propria straordinarietà.
E voi? Quale Stronza sceglierete?

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