Monteverro, un vino toscano con carattere internazionale

Da Capalbio arriva la storia di Georg, un ragazzo tedesco che con la cantina Monteverro ha realizzato il suo sogno: produrre vini tradizionali toscani.

Monteverro, un vino toscano con carattere internazionale

La Toscana, lo sappiamo bene noi amanti del vino, è una delle mete predilette dai i cultori del vino ma lo è anche per aspiranti vignaioli e enofili che, in questa terra, possono trovare le condizioni per ottenere dei grandi vini.

Così è stato per Georg Weber, ragazzo di origini tedesche con una grande e profonda passione per il buon vino. Georg, a seguito di una serie di viaggi in giro per il mondo alla scoperta delle principali zone vitivinicole ha focalizzato in Toscana, e più esattamente a Capalbio, il posto in cui avrebbe dato espressione ai suoi sogni. Correva l’anno 2002 e l’avventura stava per avere inizio.

UNA SQUADRA VINCENTE

Con l’obiettivo di produrre vini tradizionali toscani, Georg si è circondato di esperti collaboratori che, mattoncino su mattoncino, lo hanno sostenuto ed accompagnato nel suo percorso alla ricerca dell’eccellenza.
In primis la moglie Julia che, oltre a sostenere Georg in questo straordinario percorso, coordina il reparto marketing; Matthieu Taunay è il giovane Enologo francese arrivato a Monteverro all’età di 27 anni dopo importanti esperienze internazionali, il suo duro lavoro quotidiano in vigna ed in cantina rappresenta l’ambizione di produrre vini d’eccellenza. E mi sento di dire che la strada è quella giusta! Simone Salamone è, invece, l’agronomo e guida gli interventi in vigna per proteggere le uve e determinarne la qualità, un lavoro impegnativo in una realtà biologica in cui, durante tutto l’anno, le vigne sono soggette a diversi rischi.

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CRESCERE CON CONSAPEVOLEZZA

Sedici ettari di vigne, per cominciare, diventati poi 38 (2020) piantati a uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot, Syrah, Grenache e poi Chardonnay e Vermentino.

Un percorso all’insegna del rispetto totale della natura e dell’ecosistema di Monteverro che possono definire la Cantina Monteverro “biologica da sempre” anche se la conversione ha portato ufficialmente al biologico dalla vendemmia 2009.
Vendemmie e vinificazioni spesso separate per parcelle, guidate dalle analisi effettuare nel laboratorio interno alla cantina, permettono di tenere sotto controllo tutto il processo di maturazione delle uve e definire con precisione il momento giusto per procedere.

IL VERRUZZO DI MONTEVERRO IGT TOSCANA ROSSO 2018

Questo curioso vino, definito dalla cantina “un piccolo cinghiale” (verro è sinonimo di cinghiale) rappresenta “il piccolo” della cantina, l’ultimo nato, il cucciolo. Un vino con il DNA dei suoi fratelli maggiori ma in versione più “semplice”.
Il Verruzzo è un vino di pronta beva, prodotto con uve Merlot (40%), Cabernet Franc (25%) Cabernet Sauvignon (25%) e Syrah (10%).
Nonostante sia un pargoletto, questo Verruzzo dimostra il suo pedigree di grande rispetto già solo nel colore e nella consistenza. Rosso rubino molto intenso e profondo, profumi tostati di tabacco e nocciole, ciliegie mature e note speziate derivanti dai 12 mesi in barrique di rovere francese. Non mancano i profumi erbacei, foglie di pomodoro prevalentemente.

In bocca, il nostro cinghialino, è fresco (con una buona acidità), abbastanza morbido e con una interessante sapidità, non manca il tannino che rende questo vino un elegante rampollo della famiglia Monteverro.

TERRA DI MONTEVERRO TOSCANA IGT 2015

Il 2015 è stata una grande annata per la maremma toscana. Piogge intense seguite da una fase temperata hanno conferito alle uve il giusto grado di zuccheri e acqua. La vendemmia di questo vino è stata preparata nei minimi dettagli. Ogni parcella di vite (Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot) è stata raccolta in diverse fasi a seconda dei gradi di maturazione risultati dai laboratori interni all’azienda; i mosti sono stati poi vinificati separatamente.

Dopo la fermentazione, naturale, il vino ha svolto il suo affinamento per 20 mesi in barrique di rovere francese per il 60% di legno nuovo. Queste tecniche di raccolta e vinificazione hanno avuto un impatto decisivo (ma controllato) sul risultato finale: grande struttura e decisi profumi tostati ed eterei. Rosso ciliegia intenso e una decisa consistenza, una morbidezza “calmata” da una discreta freschezza e tannino. Prevalgono al naso i profumi terziari tipici della maturazione e dell’affinamento.
Il Terra di Monteverro, nonostante sia un “taglio bordolese” da cui ci si aspetta tanta rotondità e morbidezza, esprime a trecentosessanta gradi la potenza della Maremma Toscana.

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La famiglia Weber ha investito in un grande progetto internazionale nato dall’amore per il vino e per l’Italia con l’obiettivo chiaro di dare il meglio per esprimere la vera essenza della tradizione vitivinicola toscana. Fare vini in questa terra, non smetterò mai di dirlo, non è facile come può sembrare anzi, le aspettative sono molte e i competitor non mancano davvero.
Per questo auguro alla famiglia Weber ed alla loro squadra, di potersi esprimere al meglio e di non smettere mai di puntare alla qualità estrema.

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