Grazie a geoFootprint arriva la mappa dell’impatto ambientale

Quantis lancia geoFootprint per combinare immagini satellitari con metriche ambientali e confrontare l’impronta ambientale delle coltivazioni.

geoFootprint agricoltura

Si chiama geoFootprint, il primo strumento online che permette di visualizzare l’impatto ambientale delle colture agricole grazie ad immagini satellitari. In questo modo le aziende possono ridurre l’impatto ambientale adottando scelte consapevoli.

Quantis, società leader per la consulenza ambientale, in collaborazione con più di 25 partner pubblici, privati e accademici, vuole accelerare, attraverso l’innovazione, la trasformazione sostenibile dell’agricoltura.

“L’agricoltura è responsabile di oltre il 20% delle emissioni totali di gas ad effetto serra e il settore Food&Beverage, secondo la nostra ricerca può arrivare a rappresentarne circa il 28%”, spiega Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia. “geoFootprint è uno strumento interattivo, che può fornire risposte rapide e intuitive a domande complesse”.

Come funziona geoFootprint

Lo strumento rende accessibile la visibilità degli impatti delle scelte agricole, come deforestazione, uso di fertilizzanti, irrigazione, gestione del suolo, direttamente ai responsabili delle decisioni a livello strategico. Combinando i dati delle immagini satellitari con metriche ambientali di Life Cycle Assessment (LCA), geoFootprint visualizza l’impronta ambientale delle colture di materie prime chiave su una mappa del mondo interattiva.

In pochi minuti è possibile rispondere ad interrogativi sull’impatto ambientale delle colture cui un tempo sarebbero stati necessari giorni o settimane o a cui era quasi impossibile trovare una risposta.

geoFootprint è in grado di offrire visibilità granulare per territorio, perché gli attori della filiera agroalimentare possano identificare e confrontare i principali fattori che determinano l’impronta ambientale specifica di una coltura, effettuare simulazioni per determinare azioni specifiche di miglioramento, e impostare scelte coerenti, a partire dai dati.

geoFootprint

Per impostare e monitorare i progressi verso gli obiettivi di sostenibilità, le aziende spesso devono fare affidamento su dati ambientali incompleti, incoerenti e generici a livello di Paese, mentre a livello aziendale, su dati molto precisi per le località selezionate. Due livelli di analisi spesso incompatibili per motivi metodologici.

Il mercato alimentare è globale, ma l’impronta ambientale deve essere calcolata su base locale, a partire da dati disponibili solo a livello di singola azienda agricola. geoFootprint colma questa lacuna e consente agli utenti di valutare i rischi posti dai cambiamenti climatici su disponibilità e qualità dell’acqua dolce, salute del suolo e biodiversità, critici per il futuro della nutrizione.

Utilizzo di geoFootprint

Per migliorare la conoscenza diffusa in materia di sostenibilità nel mondo dell’agricoltura geoFootprint offrirà, a partire da gennaio 2021, una versione demo, gratuita, intuitiva e di facile utilizzo per consentire alle agli attori interessati una migliore comprensione.

geoFootprint combina in modo potente i dati delle immagini satellitari con oltre 20 metriche ambientali per visualizzare l’impronta ambientale di 15 colture di materie prime chiave su una mappa del mondo interattiva, fornendo dati granulari che forniscono informazioni indispensabili per il processo decisionale strategico.

Per migliorare la conoscenza diffusa rispetto all’agricoltura sostenibile, anche tra un pubblico di non addetti ai lavori, è possibile accedere ad una versione open di geoFootprint, disponibile a gennaio 2021. Le 15 colture in analisi includono orzo, cotone, mais, palma da olio, arachidi, patate, colza, riso, segale, sorgo, soia, barbabietola da zucchero, canna da zucchero, girasole e frumento.

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