“Tutti possono essere olio di oliva, noi siamo Buondioli”

Buondioli è la storia di una famiglia di agricoltori pugliesi alla quarta generazione. In ogni goccia del loro Olio Extravergine di Oliva Bio ritroviamo la passione che li ha sempre contraddistinti.

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Tutti possono essere olio di oliva, noi siamo Buondioli“, questa è la frase con cui inizia l’intervista Domenico Buondioli. E in questa espressione è racchiusa la tradizione e la passione di un’intera famiglia.

Buongiorno Domenico. Qual è la storia dell’azienda agricola Buondioli e come nasce in te la dedizione per le piante d’ulivo?

Buongiorno Davide. BuondiOli è la storia di una famiglia di agricoltori alla quarta generazione. Pensiamo che il nostro cognome, Buondioli appunto, derivi dal fatto che abbiamo sempre prodotto Olio Extravergine di Oliva. Io sono il più giovane a portare questo cognome e quindi a me sta il compito di portare innovazione per far crescere l’azienda e renderla al passo con i tempi.

Come è che un ragazzo che vive e studia a Milano decide di lasciare la città per tornare a Carpino e dedicarsi alla propria terra?

Non sono stato io a decidere. Sono i nostri ulivi ed il nostro olio ad avermi pagato gli studi, il mio è solo un modo per ringraziare per tutto quello che ho ricevuto. Certamente Milano è una città super stimolante, che mi ha dato tanto e da cui ho preso tanto. Il richiamo della terra è stato troppo forte e non ho potuto resistere dall’applicare quello che ho studiato sui libri e appreso nelle mie esperienze lavorative lanciandomi nella sfida di tornare al Sud per giocare a fare il giovane imprenditore, perché è di questo che stiamo parlando.

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Che cosa contraddistingue l’olio Buondioli dagli altri prodotti? Quali sono le caratteristiche che lo rendono unico?

Siamo un’azienda agricola a conduzione famigliare, non degli industriali. I nostri 4 Oli Extravergine di Oliva Biologici sono prodotti di alta qualità ed artigianali, ottenuti unendo la sapienza della tradizione (abbiamo sempre fatto olio) e l’innovazione con le nuove tecnologie e tecniche agronomiche.
Garantiamo la freschezza e la genuinità del prodotto, valori che oggi sono assai difficili da trovare. Mettiamo sempre i clienti al centro dell’attenzione ed insieme a loro creiamo un rapporto di fiducia fondato sull’alta qualità, sul rispetto del territorio e sulla tutela dell’ambiente e della salute.

Quanto è importante per te il territorio del Gargano e quali potenzialità ci vedi sul fronte dell’olivicoltura?

Il Gargano è casa. È un territorio perfettamente vocato all’olivicoltura come dimostrano le distese di Ogliarola Garganica che ricoprono il territorio, tra il Lago di Varano e la Foresta Umbra. Secondo me ci sono enormi potenzialità ma è anche vero che c’è bisogno di ragazzi giovani che vogliano lavorare per valorizzare un prodotto come il nostro.
Noi abbiamo lanciato da poco una linea di orci in ceramica scura fatti a mano da artigiani del posto in aggiunta alla nostra classica linea di bottiglie, che racchiudono il nostro prezioso Extravergine Bio: un bel modo per unire e valorizzare le produzioni artigianali del territorio oltre che un bel regalo per il Natale che ormai è alle porte.

La produzione d’olio poggia su tradizioni antiche. Come si riesce a coniugare la tradizione alla necessità contemporanea d’innovazione?

Unire tradizione ed innovazione è la chiave per offrire un prodotto di qualità ed allo stesso tempo essere competitivi sul mercato. Bisogna studiare, fare esperienza per capire di cosa c’è bisogno e poi applicarla: bisogna lasciarsi alle spalle invidia e campanilismi e puntare dritti all’obiettivo.

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Secondo te l’agricoltura può rappresentare la chiave di volta per lo sviluppo per l’Italia? E perché?

Il mio giudizio è un po’ di parte perché sono un giovane che ha deciso di investire il suo futuro nell’agricoltura in quanto ci ho visto un enorme margine di crescita. Ho sempre sostenuto che, per avere futuro, l’agricoltura necessitasse di essere attrattiva per le nuove generazioni e per me lo è stata.
Agricoltura, se fatta bene, significa futuro, imprese, posti di lavoro, rigenerazione del paesaggio, tutela ambientale, innovazione, valorizzazione di identità e tipicità locali: uno dei più importanti biglietti da visita di tutto il nostro Made in Italy, non solo quello del Mezzogiorno. Una grande occasione per le nuove generazioni insomma.

Quanto pensi sia importante per le piccole e medie imprese dell’agroalimentare italiano sfruttare piattaforme come Foodonomy per far conoscere le specialità enogastronomiche di qualità?

La più grande difficoltà che le piccole-medie imprese italiane incontrano sul loro percorso è quella di riuscire ad arrivare al mercato giusto, a far conoscere il proprio prodotto. Gli alti costi e la mancanza di figure che svolgano questo ruolo certamente influisce negativamente su questo aspetto.
Credo che nell’era digitale piattaforme come Foodonomy abbiano un ruolo importante nel conoscere, selezionare e mettere in risalto le specialità enogastronomiche del nostro Paese offrendo loro la giusta visibilità che meritano. Abbiamo tantissime aziende che tengono alti gli standard qualitativi dell’enogastronomia italiana e quindi è arrivato il momento di tirarle fuori (le specialità). Avanti ragazzi!

Grazie a Domenico per averci rilasciato questa intervista che ci ha permesso di scoprire una bella realtà come quella della famiglia Buondioli e per chi volesse provare il loro Olio Extravergine di Oliva Biologico lo potete acquistare nel loro e-commerce aziendale.

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