Arriva DAMA, il ristorante gourmet del castello di San Gaudenzio
Ospitato all’interno del relais di Cervesina (Pavia), il ristorante DAMA metterà in scena la cucina dell’executive chef Federico Sgorbini.
Sarà un debutto in grande stile, quello che a partire dal 20 gennaio vedrà affacciarsi sulla scena enogastronomica dell’Oltrepò Pavese il Ristorante DAMA, nuovo progetto del Castello di San Gaudenzio che ha scelto di affiancare all’ospitalità anche una cucina di alto livello curata dall’executive chef Federico Sgorbini, oltrepadano doc formatosi nelle cucine di maestri quali Enrico Bartolini e Andrea Ribaldone.
LA CUCINA
Inserito all’interno del Relais San Gaudenzio, riaperto al pubblico dopo un percorso di ottimizzazione e ammodernamento, il ristorante accoglierà i clienti – ospiti dell’hotel o visitatori provenienti dall’esterno – in eleganti sale storiche, con una proposta ristorativa che trarrà linfa dal territorio, ma con lo sguardo proiettato anche “oltre”.
Attraverso un percorso di valorizzazione delle produzioni locali, ingredienti come la carne e i salumi di razza Varzese, la cipolla di Breme, gli asparagi di Cilavegna, il tartufo nero di Menconico, i peperoni e la mostarda di Voghera saranno interpretati in due menù descritti da un ricercato gioco di parole: “Oltrepò”, in omaggio al territorio, e “Un po’ Oltre”, con una proposta caratterizzata da incursioni internazionali che sarà piena espressione dell’estro dello chef.
Tutto secondo una filosofia di cucina volta a celebrare il gusto più autentico, in un perfetto equilibrio tra semplicità e creatività. Una vera e propria evoluzione culinaria che partirà dal territorio per raggiungere le più raffinate sfumature dell’attualità gastronomica.
LA CANTINA
Ad affiancare la proposta della cucina sarà la cantina curata dal sommelier Davide Canina. 250 etichette selezionate aderendo a un concept strettamente legato alle radici del vino con i suoi terroir di origine.
Tra le pagine della carta vini, una serie di mappe darà infatti risalto ai cru più importanti e ai Comuni del vino di veronelliana memoria, con giochi di comparazioni che, partendo proprio dall’Oltrepò e dai suoi vini più identitari – dal buttafuoco alla bonarda, dal riesling al pinot nero – arriveranno agli omologhi italiani ed europei provenienti dalle principali zone vitivinicole della Francia (con focus su Alsazia, Champagne, Borgogna, Bordeaux, Loira e Beaujolais), della Germania e dall’Austria.
Accanto alle etichette locali, a rappresentare il resto dell’Italia saranno invece referenze che avranno nel Piemonte e nella Toscana le regioni di riferimento, senza dimenticare le zone produttive di maggiore interesse: dall’Alto Adige al Friuli; dall’Abruzzo alla Campania fino a toccare le pendici dell’Etna.
“Con lo stesso entusiasmo con cui il 17 dicembre 1977 i tre fratelli Bergaglio hanno inaugurato Il Castello di San Gaudenzio – spiega Massimo Bergaglio, proprietario del Castello di San Gaudenzio – oggi io e mio cugino Dario stiamo dando una nuova energia alla struttura. Crediamo molto nelle potenzialità dell’Oltrepò Pavese, che oggi vive una fase di rilancio. Stiamo lavorando a 360 gradi sul Castello, che è in continua evoluzione, per far assaporare ai clienti quello che noi viviamo tutti i giorni nel territorio e che vogliamo trasmettere, partendo dalla ristorazione con il ristorante DAMA fino all’ospitalità, una ‘coccola’ offerta dagli ambienti del Relais”.
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