Cosa mangeremo tra 10 anni? Hamburger di larve e vermi?

La crescente accettazione di alimenti a base di insetti in Europa può essere un’opportunità per i paesi di via di sviluppo che già li consumano tradizionalmente, ci sono però dei rischi che non devono essere sottovalutati.

Cosa mangeremo tra 10 anni? Hamburger di larve e vermi?

Qualcuno si poteva immaginare hamburger di larve, grilli con cipolle o scorpioni al cioccolato sui tavoli degli europei?

“Quando nel 1996 iniziai a parlare in Olanda circa la possibilità di mangiare insetti e chiedevo se qualcuno li avesse mai assaggiati, il silenzio era  assoluto” – commenta Arnold van Huis professore di entomologia dell’università di Wageningen – “se oggi pongo la stessa domanda, almeno metà della persone alza la mano. Questo dimostra quanto siano cambiate le cose”

Sicuramente, cucinare e mangiare insetti in europa è un concetto che genera curiosità o disgusto a seconda delle persone. Qualcosa sta cambiando, Carrefour il mese scorso ha lanciato una gamma di prodotti contente farina di insetti.

Il fatto è che l’Europa sta sempre più diventando culturalmente eterogenea, e questo aiuta la gente ad allargare le proprie vedute e accettare di provare piatti esotici o poco tradizionali.” spiega Patrick Durst, dirigente FAO per l’Asia e il Pacifico – però gli insetti sono qualcosa di più complicato per il ribrezzo che generano nel consumatore europeo in quanto associati allo sporco e alle malattie.

Van Huis, coautore del libro di riferimento sugli insetti commestibili, commenta che gli insetti si possono produrre senza alcun problema in ambienti igienici e che non rappresentino alcun pericolo per la salute, rispettando la normativa UE di riferimento.

Ciò è stato dimostrato da una ricerca condotta dalla Prof. Tedesco, docente di Nutrizione e Alimentazione Animale presso l’università degli studi Milano. Il team ha dimostrato che la produzione di farina di lombrichi (in particolare Eisena foetida) è sostenibile sotto il punto di vista: alimentare, igienico, ambientale ed economico.

La farina di lombrichi, prodotta con lombrichi alimentati con scarti del mercato ortofrutticolo di Milano, è risultata essere ricchissima di proteine e povera di grassi, ottimo LCA e bassissime emissioni di CO2 rispetto alle tradizionale fonti proteiche,  rispettando le norme igieniche vigenti in materia. Ottimo anche il prospetto economico, il prezzo al consumatore è risultano di circa 40 €/kg, inferiore al prezzo attuale delle farine di insetti importate dall’Asia, ad oggi più di 100/kg.

Le prospettive europee ad oggi sono abbastanza delineate, difficilmente vedremo persone mangiare vermi crudi, insetti fritti, hamburger di larve; la diffusione di questi alimenti nel mercato europeo è legata alla produzione di super-farine, ottime dal punto di vista nutrizionale, che possono essere utilizzate per integrare il fabbisogno di macro nutrienti.

Per saperne di più: LINK RICERCA PROF TEDESCO 

Interviste tratte da qui

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