Attivo Bestack riduce significativamente gli sprechi di cibo

Il prodotto confezionato in imballaggio Attivo Bestack è più bello e più buono, si mantiene più fresco sullo scaffale ed è più igienico e sicuro.

Attivo Bestack Logo

Nell’aspetto sembra una cassetta qualunque, ma grazie a un innovativo brevetto, messo a punto con l’Università di Bologna, è uno strumento intelligente contro lo spreco alimentare. È il packaging Attivo di Bestack, una confezione smart che, grazie all’aggiunta nel cartone di olii essenziali naturali ad azione antimicrobica, permette di prolungare la shelf life della frutta, riducendo in modo significativo gli scarti.
I primi test dal campo alla tavola, per misurare i benefici reali del packaging anti-spreco nella filiera delle fragole e delle albicocche, sono stati un successo. Ora il consorzio no-profit dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta fa un ulteriore passo avanti nella sua attività di ricerca e sperimentazione, applicando l’imballaggio Attivo a prodotti ad alto valore aggiunto come i piccoli frutti, per i quali un aumento anche di poche ore della shelf life può essere significativo.

Bestack ha infatti avviato a fine 2017 una collaborazione con Sant’Orsola per testare l’efficacia degli imballaggi attivi sui lamponi, mentre con Orchidea Frutta sono stati fatti dei test sulle ciliegie.
I test hanno evidenziato che gli antimicrobici naturali contenuti nel cartone Attivo Bestack consentono di disinfettare la superficie degli imballaggi, ridurre le cariche batteriche anche patogene e aumentare la sicurezza alimentare. Gli antimicrobici naturali, inoltre, consentono di rallentare i processi di maturazione e senescenza di lamponi e ciliegie, dando al prodotto una shelf life superiore di oltre un giorno in entrambi i casi e differenziali di scarto consistenti, considerato soprattutto il valore unitario del prodotto.
La riduzione degli scarti alimentari è una tematica verso cui i consumatori sono molto sensibili. Grazie all’utilizzo degli imballaggi Attivi, si può costruire un piano di comunicazione che faccia leva su questi temi, di sicuro impatto per consumatore finale.

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